Attivita' culturali anno 2006

Luigi Montanarini
Disegni 1925 - 1995

dal 9 al 16 settembre 2006
Istituto Nazionale per la Grafica - Calcografia
via della Stamperia 6, Roma

"Le dessin a toujours ètè plus que le dessin. S'il a toujours requis l'art et la technique - indispensable - du dessinateur, il a toujours signifiè plus et autre chose ". JAQUES DERRIDA

Il valore del disegno è nella sua prima istanza: linee grafiche per la definizione di un concetto che deriva dal pensiero. Come diceva il Vasari il disegno procede dall'intelletto e dà forma a tutte le cose della natura. Una forma espressa con le mani. Un ragionamento trasferito sulla carta ma anche l'essenza della pittura.

La linea, la luce e l'ombra. Un contorno al concetto. L'atto del disegnare è il movimento della mano che pensa, il primo atto dell'espressione umana organizzato. Luigi Montanarini discende da questa tradizione, fiorentina, vasariana, tanto da essere chiamato "Michelangiolino" dal suo insegnante d'Accademia Galileo Ghini. Aveva 14 anni quando fu quasi "obbligato", grazie alla sua felice predisposizione, alla Scuola Libera del Nudo di Firenze. E' il periodo in cui Montanarini fa numerosi disegni di copie di statue classiche appartenenti a uno zio scultore che aveva ritratto Pavel Grigorevic Demidov, il fondatore dell'Istituto delle Scienze Naturali di Mosca.

Si iscrive poi all'Accademia delle Belle Arti di Firenze, iniziando un rapporto positivo con il suo Maestro Felice Carena. Qui comincia a disegnare incessantemente, con frenesia e passione. La pratica del disegno che diventa l'ossatura della pittura, la struttura che sta dietro a ogni elaborato. E arriviamo a dire che il disegno non è solo disegno ma è rivelazione, tra riflessione teorica e pratica creativa dove l'occhio ragiona a modo suo e il segno si rivela. Una matrice, un sigillo, una "deformazione professionale" che ci si porta dietro tutta la vita. Infatti Montanarini continuerà per tutta la vita questo speciale rapporto con il disegno. Di fiorentina cultura assorbe tutto ciò che lo riporta alla pratica del disegno. E quasi a voler dar retta a Leonardo che per dipingere bene il corpo umano ne doveva conoscere i funzionamenti interni, anatomici, dissezionando cadaveri per poi regalarci quelle splendide tavole di anatomia, così Montanarini frequenta i corsi di anatomia del celebre Prof. Giulio Chiarugi e insieme a questi si dedica allo studio dei particolari anatomici delle salme che l'anatomopatologo disseziona. Il frutto di questa collaborazione saranno le tavole del volume Istituzioni di anatomia dell'uomo del 1930.

L'intelligenza viva e particolare di Montanarini lo porta prestissimo fuori dei confini nazionali, inevitabilmente a contatto con i grandi europei contemporanei o del passato. Si avvicina allo studio di Rembrandt forse non a caso. Così come si avvicina a Courbet, Cézanne, Picasso, Matisse. In uno studio di ricerca della linea per la pittura. Linee che poi impronta con il colore. Alcuni disegni di corpi in movimento, con torsioni di linee e chiaroscuri a definire la spazialità, li ritroviamo nelle pitture. Le "Bagnanti", i "Nudi", gli "Autoritratti e i "Ritratti. Prima disegno poi pittura. Disegno che nasce dalla matita ma anche dal pennello, direttamente sulla tela. Il pennello per disegnare lo iniziò a usare verso gli anni '40 avviandosi verso un "astrattismo concreto".

Incessantemente immerso in Nulla dies sine linea. Mai soddisfatto, sempre alla ricerca del senso in un turbinio ispirato all'arte. Un impulso interiore sempre chiarito, anche nei suoi tardi Aforismi:"Non c'è nulla di "naturale" nella creazione dell'Arte, benchè "naturale" possa apparire l'opera. L'arte è un artificio segreto che si rivela o non si rivela come le cose segrete: nel silenzio dell'anima". Ripercorrendo l'immensa produzione di Montanarini ci accorgiamo di questo. I disegni esposti in questa mostra rivelano il discorso interiore che Montanarini ha sempre portato avanti nella sua ricerca. Troviamo in una sua raccolta di aforismi:" La pittura e i mezzi della pittura sono due cose in una. Il mezzo per arrivare a raggiungerli, conoscerli, realizzarli, è la ricerca. Fin quanto? Fin dove? Non si sa. Chi "arriva" può anche non accorgersi di essere arrivato. Cercare sempre è l'unica condizione consentita dall'arte all'artista". Errante e solitario, attaccato alle sue certezze tecniche grazie al disegno, Montanarini si avvia a tutti i superamenti delle proprie idee e conquiste segniche. Ogni volta finendo un ciclo, subito cominciandone un altro, ma senza mai abbandonare il disegno. Lasciandoci così tantissimi fogli in cui si può rintracciare questo percorso di ricerca e di evoluzione del segno. Dagli studi di accademia, alla destrutturalizzazione del contorno, alla segmentazione della linea, alla ricostruzione figurativa e visionaria. Il tutto poi consegnato all'arte del colore e della pittura.

Da parte mia è singolare la coincidenza della mostra dei Disegni di Luigi Montanarini e la frequentazione del Seminario organizzato dalla Fondazione Europea del Disegno sul Lago Maggiore dal tema "L'acuità della linea" voluto da Valerio Adami. (La Fondazione è nata per salvaguardare i valori del disegno in tutte le arti). Un tema difficile, forse anche inafferrabile come può essere un'acutezza. Ma perfetto per definire il significato del disegno. Specialmente in artisti dalla religiosità artistica quale quella di Montanarini. Così il viaggio del Presidente è il tassello di un puzzle che si compone. Analizzare il discorso intorno alla filosofia del disegno per recuperare i significati che un artista di prima grandezza ma di poche "smancerie" quale era Montanarini. Già, perchè Montanini era "un anti" per nascita. Fiorentino, di grande cultura e poche parole, arrivato a Roma ed entrato di diritto nel cenacolo dell'arte capitolina manteneva un atteggiamento sempre vigile contro l'asservimento del suo sentimento artistico al sistema dell'arte manovrato dalle gallerie. Quindi perlopiù chiuso nel suo studio spinto dalla incessante necessità di dipingere piuttosto che accontentare il mercato con opere in cui aveva raggiunto l'apice espressivo. Molti grandi critici hanno sottolineato questo aspetto del carattere di Montanarini. Oggi, come ieri, ci accorgiamo quanto avesse ragione: ce l'aveva a morte con auto-referenzialismo del sistema dell'arte. Era una persona vera. Libero dalle mode e dalle sue spire auto-incensanti ma anche autodistruttive. Seguiva il suo credo che era per lo più una visione dell'arte per arrivare alla verità e alla libertà. E diceva che "il disegno è l'angelo custode della pittura".

Mi sembra che addentrandoci nei discorsi e nelle opere di Luigi Montanarini potremmo trarne un ottimo insegnamento. L'idea di diffondere questo insegnamento è nella natura della nostra Associazione. Diffondere cultura per creare dialogo, conoscenza e scambio. Segnalo a proposito che nella Galleria Civica di Arte Moderna di Spoleto, una delle più ricche del centro Italia, è esposto un'opera di Luigi Montanarini, vincitore del Premio Spoleto, come mi ha ricordato il professore Giovanni Carandente.

Mi sento obbligata a ringraziare sia la Signora Jorise Tarabella Montanarini, alla quale spero di aver fatto cosa gradita, sia l'Archivio Luigi Montanarini, nella persona del Presidente Luca Simone Tarabella che ha avuto la fortuna di crescere con lo stesso Montanarini e acquisirne gli insegnamenti. Un dovuto ringraziamento alla Direzione della Calcografia che ha condiviso con noi l'idea di celebrare il centenario della nascita dell'Artista con un qualcosa di speciale che seguirà nel tempo.

Il Presidente dell' Associazione Piazza Duomo
Rita Correnti

 

Immagini - Archivio Luigi Montanarini ©

Notizie utili:

sede della mostra
Roma - Museo della Calcografia Nazionale, via della Stamperia 6

durata
9 - 16 settembre 2006

in occasione della Notte Bianca la mostra rimarrà aperta sino alle 02,00

orario
tutti i giorni ore 10.30 -18.30

informazioni mostra
tel. 06 69980.242
tel. 347 5999965

ingresso gratuito

Visite guidate su prenotazione
tel 328 3429211
Presentazione della collezione Montanarini

a cura di S. L. Tarabella - Archivio Montanarini
Domenica 10 ore 16.00
da lunedi 11-09 a giovedi 14-09
ore 10.00 e ore 16.00

F.Fiorani e G. Pace ( ING) Comunicazione video sul restauro dei disegni Montanarini 12-09 e 14-09 ore 10.00

Informazioni e prenotazioni
tel. 06 69980.248 - 328 3429211

ufficio stampa
Associazione Piazza Duomo
dr. Elisabetta Proietti
elisabettapro@tiscali.it

Archivio Montanarini
via Versilia 190
55042 - Forte dei Marmi LU
tel. 328 3429211

catalogo € 15,00
Segni d'Arte
di Nicolina Bianchi Editore- Roma
tel. 334.1561755

sito internet
www.luigimontanarini.com